sabato 24 luglio 2010

Senilità di Italo Svevo


Incipit:
"Subito, con le prime parole che le rivolse, volle avvisarla che non intendeva compromettersi in una relazione troppo seria. Parlò cioè a un dipresso così: – T'amo molto e per il tuo bene desidero ci si metta d'accordo di andare molto cauti. – La parola era tanto prudente ch'era difficile di crederla detta per amore altrui, e un po' più franca avrebbe dovuto suonare così: – Mi piaci molto, ma nella mia vita non potrai essere giammai più importante di un giocattolo. Ho altri doveri io, la mia carriera, la mia famiglia"

Personaggi:
Emilio Brentani: il protagonista, vorrebbe vivere una semplice avventura con Angiolina, pensando di controllare razionalmente la storia e, invece, inganna gli altri e, soprattutto, se stesso. La sua è una storia di menzogne e di auto illusioni. E' lui l'"assassino" della sorella Amelia?
Angiolina: una ragazza facile che racconta bugie, ma che, alla fine, sembra anche il personaggio più autentico, nel senso che almeno non inganna se stessa. E' sempre vista con gli occhi degli altri: o di Emilio o dell'amico Stefano o di altri ancora che riferiscono quello che fa. E' Emilio che la vuole vedere diversa da quello che è e la "costruisce" e che nel finale la trasforma in un simbolo ideale: Angiolina, in realtà, è la vita, la giovinezza, la libertà che Emilio vorrebbe possedere, senza riuscirci, anche perché mai è disposto a mettere in gioco la sua monotona vita impiegatizia.
Amelia: la sorella di Emilio, una "vita strozzata", "nata grigia", coinvolta senza volerlo nella vicenda del fratello, che la trascura per vivere la sua avventura con Angiolina. Anche lei vive una specie di "avventura" immaginaria, durante il delirio della malattia, quando immagina il matrimonio con Stefano, lo scultore amico di Emilio. La passeggiata con Stefano e il fratello è l'unico momento vitale di questo personaggio, che muore tragicamente, portando con sé il segreto che è la causa della malattia.
Stefano Baldi: l'artista un po' fallito, amico di Emilio: Ma è veramente un amico? O prevale in lui la volontà di dominare, di primeggiare, come quando, uscendo in compagnia con Emilio, Angiolina e Giulia, vuole far vedere la sua forza, la sua capacità di dominare le donne, umiliando Emilio che appare, invece, debole e inetto.

La parola "inettitudine" alla vita è quella che più esprime i caratteri dei personaggi e che caratterizza il romanzo: inettitudine non tanto come incapacità di affrontare e superare eventi tragici, ma semplicemente come incapacità di esprimere i propri sentimenti in modo autentico e di opporsi alla forza misteriosa che sembra costringerli a vivere nella menzogna e nell'auto inganno (appare qui evidente il riferimento alla "volontà" di Schopenhauer).

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