domenica 26 aprile 2015

Il fantasma esce di scena / Philip Roth

Il fantasma esce di scena / Philip Roth ; traduzione di Vincenzo Mantovani. - Torino : Einaudi, 2008. - 226 p. ; 24 cm. - Tit. orig.: Exit Ghost.

Incipit:
"Non andavo a New York da undici anni. Tolta una visita a Boston per l'asportazione di una prostata cancerosa, in quegli undici anni non mi ero mai allontanato dalla mia strada di montagna dei Berkshire e, ciò che più conta, avevo di rado aperto un giornale o ascoltato le notizie alla addio dopo l'11 settembre, tre anni prima; senza alcun senso di perdita - ma semplicemente, all'inizio, con una sorta di aridità interiore - avevo smesso di vivere non soltanto nel gran mondo ma nel presente. Da molto tempo avevo soffocato l'impulso di starci dentro e di farne parte".

Libro da non leggere se si hanno problemi alla prostata ("E' così: il destino ti sta dietro le spalle e un giorno salta fuori e grida Buu! Cancro alla prostata").
Parla del ritorno a New York di Nathan Zuckerman, uno scrittore, dopo undici anni di vita appartata nei monti del New England, per fuggire alle  minacce di un gruppo antisionista e anche agli avvenimenti del "presente".
E' un libro sul mondo della letteratura e sulla tendenza, da parte dei media e dei critici letterari, a voler trovare spunti autobiografici nelle opere di fiction. Ma c'è anche il tema della depressone, della tristezza della vecchiaia, che si manifesta nei problemi fisici (l cancro alla prostata, l'incontinenza), nella perdita progressiva della concentrazione e della memoria, nel vedere vecchiaia e malattia nella vecchia fiamma (l'incontro con Amy Ballette, malata di cancro al cervello). Ma la decadenza risalta soprattutto nell'incontro con una coppia di giovani sposi, Jamie e Billy, ai quali propone uno scambio di case, per rimanere un anno a New York. Jamie diviene un "sogno impossibile": il sogno di riuscire, nonostante la malattia e l'impotenza, a conquistarla, il sogno di ritrovare la giovinezza perduta.
Questo sogno si manifesta anche nello scontro con il giovane e vigoroso Kliman (che Nathan ritiene l'amante di Jamie): pieno di ambizioni e di entusiasmo, vorrebbe l'aiuto di Nathan per scrivere una biografia di Lonoff, uno scrittore dimenticato, riportando alla luce un "segreto" inconfessabile della sua vita giovanile.
Dopo questa immersione in una New York che appare notturna e quasi ipnotica, vista con gli occhi del "fantasma" Nathan, il vecchio scrittore tornerà a ritirarsi tra i suoi monti, lasciando i "fantasmi" Jamie, Kliman, Amy alla loro sorte.

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venerdì 24 aprile 2015

Spettri di Nietzsche / Maurizio Ferraris

Spettri di Nietzsche / Maurizio Ferraris. - Milano : Guanda, 2014 (Biblioteca della Fenice). - 266 p. ; 20 cm

Un libro demistificatorio su Nietzsche attraverso le sue opere e, soprattutto, i luoghi dove visse. Alla fine N. ne esce completamente ridimensionato, ma anche maggiormente capito. Ferraris riesce ad intrecciare riferimenti storici del passato con altri contemporanei o di epoche diverse, rimescolando luoghi e avvenimenti. Forse non a tutti piacerà, io l'ho trovato stimolante e divertente.

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Grandi speranze / Charles Dickens

Grandi speranze / Charles Dickens ; introduzione di Mario Martino ; traduzione di Maria Felicita Melchiorri. - Roma : Newton Compton, c2010. - Tit. orig.: Great expectations (E-book)

Incipit:
"Poiché il cognome di mio padre era Pirrip, e il mio nome di battesimo Philip, la mia lingua infantile non riuscì mai a ricavare dai due nomi nulla di più lungo e di più esplicito di Pip. Così presi a chiamarmi Pip, e Pip finii per essere chiamato.
Che Pirrip sia il cognome di mio padre, lo affermo in base alla sua lapide funeraria e a mia sorella - Mrs. Joe Gargery, che sposò il fabbro. Siccome non vidi mai né mio padre né mia madre e neppure un loro ritratto (essi vissero infatti molto prima dei tempi della fotografia), le mie prime fantasie sul loro aspetto derivarono irragionevolmente dalle loro lapidi. La forma delle lettere su quella di mio padre mi suggerì la bizzarra idea che egli fosse un uomo tarchiato, robusto, con i capelli neri e ricci. Dai caratteri e dalla disposizione dell'iscrizione : "Anche Georgiana, moglie del suddetto", trassi l'infantile conclusone che mia madre fosse lentigginosa e malaticcia".

Un libro classico, romanzo di formazione. Uno di quei libri che hanno il potere di portarti in un altro mondo e in un altra epoca, a vivere avventure insieme a personaggi lontani, ma affascinanti. Il piacere di lasciarsi coinvolgere nella storia, dimenticando il presente, come quando si leggeva da ragazzi e si sognava il proprio futuro.

Lnks:
wikipedia