venerdì 6 novembre 2015

La strada di Podestaria / Giani Stuparich

 
La strada di Podestaria / Giani Stuparich ; con Diciotto lettere a Giani di Carlo Stuparich ; a cura di Giuseppe Sandrini ; fotografie di Aldo Ottaviani. - Verona : Alba Pratalia, 2005. - 109 p. : ill. ; 21 cm. - (alba pratalia ; 1)
ISBN 88-901971-0-2


Incipit:
"Approfitto di questa giornata di mezzo riposo per scriverti a lungo, seduto qui solitario dietro la nostra baita: poche cose si muovono intorno: due pastori, un po' di vento, veli di nebbia che camminano ... Tutto il resto sta tranquillo e silenzioso, giù davanti un boschetto di pini circoscritto da muriccioli bianchi e pare natura carsica, ma gli altri monti intorno sono tutti d'erba e vi pascolano ardente con campanelli"
Così mi scriveva mio fratello Carlo da Podestaria nel settembre del 1915, in quel breve periodo di nomina a ufficiale della Territoriale. Era andato lassù con l'84° Battaglione da Verona, per la costruzione di una strada. Dalle tormentose trincee della Rocca di Monfalcone, dall'inferno del Carso alla pace dei pascoli sui monti Lessini. Ma era malinconico.


Un piccolo libro commovente e toccante. Racconta il viaggio della memoria di Giani Stuparich, che ripercorre, dopo 22 anni la strada dove era stato il fratello Carlo, durante i lavori per costruirla: la strada da Boscochiesanuova a Podestaria. Un periodo di pace trascorso prima a Verona (vicolo Storto 6 e vicolo Moise), poi sulle pendici dei Lessini.
Vengono riportate 18 lettere di Carlo a Giani, nelle quali racconta con semplicità il suo soggiorno, le sue speranze di ricongiungersi al fratello (allora nelle Territoriale a Vicenza), i suoi sogni e il suo amore per la madre lontana a Trieste.
Sembra quasi annoiato dalla tranquillità delle retrovie. Poco dopo tornerà al fronte e morirà suicida sul Monte Cengio.

Molte volte ho percorso quella strada, ignorando questa storia. Ora so che quando la ripercorrerò non potrò fare a meno di pensare ai fratelli Stuparich.

"Infelice generazione la nostra, che vedemmo prima salire la realtà verso il sogno più bello e poi ripiombare  giù, più giù d'ogni temuto incubo" - scrive Giani Stuparich, molti anni dopo.
La mia generazione, quella nata dopo il 1945, è stata definita da Serena Zoli, la generazione fortunata (è il titolo del suo libro). Ogni tanto sarebbe utile e salutare, quando sembra che le cose non vadano come vorremmo, voltarci indietro e osservare con partecipazione la vita di quella "infelice generazione", dalla quale dovremmo trarre forza ed energia.

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La storia del mondo in 100 oggetti / Neil McGregor

La storia del mondo in 100 oggetti / Neil MacGregor ; traduzione di Marco Sartori. - Milano : Adelphi, c2012. - XXV, 706 p. : ill. ; 25 cm.

Libro interessantissimo, perché riesce, attraverso gli oggetti, la loro storia, i loro materiali a creare un percorso coinvolgente. E' un viaggio attraverso le civiltà del mondo, le cui tappe sono oggetti materiali, preziosi o umili, più o meno antichi, e da questo viaggio usciamo appagati e più consapevoli della bellezza e della fragilità delle cose e degli uomini.


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