venerdì 24 dicembre 2021

Una viennese a Parigi / Ernst Lothar

 

Una viennese a Parigi / Ernst Lothar ; traduzione dal tedesco di Monica Pesetti. - Roma : E/O, 2018 (Gli intramontabili). - 509 p. ; 21 cm.


Incipit:

Parigi, 10 aprile 1938

È una vergogna - eppure sono felice! In realtà dovrei essere infinitamente triste e riuscire a pensare solo a quanto è successo. Ma qui è tutto meraviglioso, tutto! Me l'ero immaginata completamente diversa, dei due giorni trascorsi a Parigi da bambina durante una vacanza a Trouville con i miei genitori mi era rimasto solo il vago ricordo di una strada interminabile lungo un parco con un'alta inferriata appuntita. Fino a ieri ero convinta che Vienna fosse la città più bella del mondo, come ha sempre sostenuto papà. È vero, Vienna è bella. Parigi però è stupenda. Ieri sera, appena arrivata, sono andata in giro per ore, stamattina sono stata prima a Notre-Dame e poi al Louvre, e nel pomeriggio a Versailles, infatti per fortuna è domenica, inizio a lavorare solo domattina alle nove. Mi sento come dentro un sogno. O come se avessi bevuto troppo di quel buon vino rosso che servono al bistrot qua sotto. Sul serio, questa non è una città, è un'ebbrezza continua! Forse sono ingiusta nei confronti di Vienna. Ma Vienna ha accettato l'annessione in maniera così passiva, perlomeno dall'esterno, e si è rassegnata con una tale remissività, una remissività inconcepibile, che preferisco essere ingiusta anziché oggettiva. Se i miei genitori non vivessero lì e non aspettassi una lettera di K. - che in realtà dovrebbe essere già arrivata da un pezzo - non penserei più a Vienna, neanche per un secondo! Ho telegrafato a papà e a K. che sto benissimo ed è la pura verità. Qui è già tutto in fiore, una primavera che toglie il fiato, e non ho mai visto nulla di più maestoso dello scorcio da place de la Concorde all'Étoile, di più animato dei boulevard, di più incantevole degli antichi palazzi sulla Rive gauche. Non avrei mai creduto che una città potesse regalare così tanta gioia di vivere. Vienna mi ha soffocata, dal primo momento in cui ho messo piede a Parigi respiro di nuovo.


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