venerdì 21 agosto 2015

Stoner / John Williams

Stoner / John Williams ; postfazione all'edizione italiana di Peter Cameron ; traduzione di Stefano Tummolini. - Roma; Fazi, c2012 (Le strade ; 202). - 332 p. ; 22 cm

Incipit:
William Stoner si iscrisse all'Universitá del Missouri nel 1910, all'età di diciannove anni. Otto anni dopo, al culmine della prima guerra mondiale, gli fu conferito il dottorato di ricerca e ottenne un incarico presso la stessa università, dove restó a insegnare fino alla sua morte, nel 1956. Non superó mai il grado di ricercatore, e pochi studenti, dopo aver frequentato i suoi corsi, serbarono di lui un ricordo nitido. Quando morì, i colleghi donarono alla biblioteca dell'università un manoscritto medievale, in segno di ricordo. Il manoscritto si trova ancora oggi nella sezione dei libri rari, con la dedica: "Donato alla Biblioteca dell'Universitá del Missouri in memoria di William Stoner, dipartimento di Inglese. I suoi colleghi".

Un romanzo che inizia con la morte del protagonista è con la descrizione di un anti eroe, un uomo vissuto dignitosamente, ma che non ha lasciato tracce significative nel ricordo dei colleghi o degli studenti. Eppure su questa vita "banale" di un insegnante di umili origini, con un matrimonio infelice, Williams riesce a tracciare una storia che ci trascina fino alla fine. Le capacità di Stoner di superare i dispiaceri e le delusioni lo rende un piccolo Giobbe.
Un'unica passione sta alla base della sua vita ed è quella che lo accompagna fino alla fine:: la passione per l'insegnamento e per lo studio. Non a caso, l'unica volta che in lui si accende la passione amorosa, é quando vive la sua storia d'amore con Katherine, una studentessa/insegnante che condivide con lui l'amore per la cultura. Il capitolo finale sulla sua morte é un capolavoro.

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